nota al lettore:
come per altri miei articoli, che tendono ad approfondire gli argomenti aperti, non a for­ni­re progressivi resoconti di cronaca, la mescolanza di informazioni so­prag­giunte ed integrate in tempo reale al contesto preesistente presenta sia vantaggi che svantaggi: la fa­ci­li­tà di intervento diretto su parti già redatte fa sì che la pagina non sia mai finita, ma muti e si arricchisca nel continuo. L´intervento su paragrafi interni può rendere ne­ces­sa­ria una ri­let­tu­ra, ma evita una coda di aggiunte e rinvii ancora più scomoda e ri­pe­ti­tiva. Mi auguro che chi legge voglia tener conto di tale dinamica e ritornare pa­zien­te­men­te sugli argomenti di suo interesse, trovandoli ampliati e di rinnovato merito.

(preavviso AstroTime:) Ven. 13 Gen. 2012
20:28:57 UTH Lun 90° Sat: £»±  [..+]
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Legenda dei Simboli

Un evento speciale, che richiede considerazioni approfondite; non è un problema geofisico, tra i tan­ti a cui il sito è dedicato, ma la logica dell´assetto planetario è egualmente rispondente ed istrut­ti­va. A sua volta più pericoloso di un terremoto, ha ra­sen­ta­to la tragedia, per ben 4231 persone, di cui 1023 d'equi­pag­gio (precisazioni del tg1.rai.it).
Persino le sequenze numeriche appaiono strane: 0123 e 1234 compongono i due numeri, anche se www.ilgiornale.it alla data più recente del 15/01 precisa; “sui 4.234 registrati a bordo”, la cui som­ma numerologica è 13, per non dire che la nave misura 290,2 metri in lun­ghez­za (non 290, come ho letto di primo acchito, ove comunque 2+9 = 11, l´ormai famigerato; questo 0.2 decimale sembra fatto apposta per portare a 13 la prima somma 11).
Il Costa Concordia ospitava 58 suite rooms tutte con balcone, e 13 bar; anche 5+8 = 13, come il giorno del disastro; e persino i 35,5 metri di larghezza fanno 13, come i 290,2 mt. di lun­ghez­za, caratterizzando siffatta ricorrenza numerica questo “tempio galleggiante del mare” in un modo che pare voluto ad arte; eccetto naturalmente il vederla colare a picco alle 13 del giorno successivo al fatale Venerdì 13.
Isola del Giglio, 22 gen. (Adnkronos/Ign):
“Sono 643 gli operatori impegnati sull'Isola del Giglio, dice Gabrielli … Per il capo della Protezione civile queste forze "al momento sono sufficienti".”. 6 + 4 + 3 = ??
Lo stesso, ci ricorda anche ilgiornale.it, in cui partì "«Il viaggio inaugurale del­l'An­drea Doria … il 14 gennaio del 1956. Un[´altr]a coincidenza?". Ed anche allora era di Sabato, come il 14 Gennaio 2012, terminale di vita della nave; giornata sotto l´egida di un funesto Saturno.

Nel caso attuale però, come vedremo tra breve, lo ha avuto Venere un ruolo primario, all´insegna di un gesto di omaggio secondo la sua natura, ed era pure di Venerdì.

E non è tutto!


Lo scafo della Costa Con­cor­dia pre­sen­ta fal­le in en­tram­bi i lati, una di 70 mt., po­i­ché la na­ve si è in­ca­glia­ta in uno sco­glio, tra­sci­nan­do­ne un gros­so fram­men­to con la la­ce­ra­zione.
Atteniamoci però ai fatti: per l´e­ven­to, che ha ri­e­vo­ca­to fin trop­po bene quel­lo del Ti­ta­nic (mau­vais-re­­ma­­ke-du-ti­­ta­­nic e ve n´è ben don­­de) la re­da­zio­ne di AdnKronos for­ni­sce l´ora del­le 21:30, più cor­ret­ta ri­spet­to al­le di­chia­ra­zioni ap­pros­si­ma­te in­tor­no alle 22 rim­bal­zate da al­tre fon­ti, ri­fe­ri­te pro­ba­bil­men­te alla pre­sa di co­scien­za ge­ne­ra­le del­l´in­cu­bo da par­te dei passeggeri. Ha avuto il vantaggio - per così dire - di avere una pro­pria giornalista in crociera sul colosso.

Perché più corretta? è presto detto.
La notazione riprodotta sopra è la nona tra ben dieci pre­av­visi orari, critici per quella giornata (di solito riferiti agli eventi sismici) e corrisponde all´ora italiana 21:28:57. È l´ora in cui il Nodo Lunare tran­si­ta esattamente sul Fondo Cielo locale quella in cui lo squarcio ha avuto luogo, anche se il mio pre­av­vi­so non poteva dipendere da questo fattore [locale], intercettabile solo a posteriori, ma riferiva la pericolosa, poiché lunga, Quadratura eliocentrica di fondo: Luna[-Terra]-Saturno.
p.s. - il 18/01 sfogliando nuove pagine scorgo un post datato 17/01/2012 16:24 CET su euronews.net che dice: “Alle 21.40 l’impatto con lo scoglio non indicato dalle car­te, denuncia Schettino.”. L´orario dunque si identifica sempre più con quello da me in­di­vi­dua­to, e si tratta pur sempre di dichiarazioni ad hoc.
Trattengo una copia di questo articolo il 15/01, aggiornata il 16/01 con la breve nota a fine pagina, sempre a scopo di verifica dei dati in discussione, poiché il loro impiego è piuttosto significativo. Il testo relativo all´orario comunque è rimasto invariato fin dalla prima stesura, né avrei avuto motivo di cambiarlo.
No, non è ancora detta l´ultima parola! il Web è grande, in tutti i sensi. Nella tarda mattinata trovo Cruise ship Contra Concordia disaster: a timeline anche loro vanno di corsa e così hanno scritto il nome con un lapsus, ma hanno prodotto un´accurata simulazione dell´incidente. Non è la prima volta che debbo attingere dati precisi sulle questioni di casa nostra da siti stranieri (terremoto in Piemonte). Scorro il video di cui non posso non mostrare almeno un riiquadro:
una ricostruzione minuto per minuto non dovrebbe tener conto che di dati certificati e questo fo­to­gram­ma mostra l´attimo d´urto dello scafo con lo scoglio, con relativa lacerazione e fuoruscita di bol­le d´aria. L´orologio indica le 9:30 e a questo punto penso che contribuisca ad attestare la va­li­di­tà dal dato di riferimento più affidabile, come quello da cui sono partito.
Ad ogni modo, se un black-out in sala macchine è avvenuto alle 21:43, e “L’impatto con lo scoglio de­ter­mi­nò l’apertura della falla attraverso la quale l’acqua invase i locali macchine e mandava in tilt l’impianto elettrico dei motori, cagionando il black out all’interno della nave” (dall’ordinanza con la quale il gip di Grosseto…), allora si dovrà attendere qualche minuto affinché l´allagamento dei locali e la forzata fuoruscita d´aria (siamo sotto la superfice) arrivi a provocare il blocco; quindi si torna indietro almeno di uno-due minuti.

l´anamnesi
Il Medio Cielo è in Gemelli e il fondo in Sagittario: piccoli itinerari e grandi viaggi: i conti tornano fin da subito. Nel cielo locale comunque non mancano gli ingredienti di rito, sotto forma di un Giove, che in­ve­ste anche il comando della nave) in Casa VIII Sesqui­qua­drato all´Ascendente, a sua volta già Quadrato al Nodo Lunare. Vediamone le componenti:
Il Sesquiquadrato esprime un modulo angolare di 135°, che dà luogo ad una figura stellata concava iscritta nel cerchio, suddividendolo in 8 archi di 45°. Quando parte dal Campo VIII, settore dedicato al declino, se non a morte [e rigenerazione], ne assume facilmente la valenza distruttiva.
È ampiamente sperimentato e documentato nei diagrammi di terremoti commentati in questo sito. Una prima descrizione dinamico-caratteriale è alla pag. sugli Aspetti.
Mentre scrivo queste righe però, mi imbatto in un´esperienza a dir poco inaspettata. Rileggo il post sull´VIII Casa, inizialmente dettato dal ricorrere di tale citazione a proposito di sismi, e vi scopro una spiegazione che si collega ad una notizia di cronaca chiave e, in questo caso, davvero em­ble­ma­ti­ca.
Si tratta di una citazione nientemeno che dantesca, su quell´ora che volge il disìo ai navicanti…
Mi sono chiesto cosa potesse aver a che fare con questo contesto; tutto ciò che non è scritto a caso ri­ve­ste un significato; ogni tessera del sapere proviene da (e ricompone) una sorta di mosaico.
Ma anche quando, come potrebbe aver interagito in modo tanto drammatico?
La risposta non tarda ed ha il titolo: "Guarda la tua isola".
“Secondo alcuni testimoni, il comandante avrebbe fatto avvicinare la nave alle coste dell'Isola per una specie di 'gioco' o 'bravata' nei confronti di un maitre di bordo, il gigliese Antonello Tievoli. Schettino avrebbe chiamato sul ponte di co­man­do Tievoli dicendogli: ''Antonello vieni a vedere, c'e' la tua Isola, stiamo sopra al tuo Giglio''.
L´ora in questione, beninteso, non era quella del tramonto, nel qual caso il Sole si sarebbe trovato nella Casa VIII, ma quella in cui la occupava Giove e nel grado esatto di Sesqui­qua­drato all´Ascen­den­te, con tutte le implicazioni e le conseguenze più e meno note; come ho detto, Giove ha a che fare con il comando della nave ed il Toro, che lo ospita sulla soglia, con la gola, la cucina, il gusto, il comfort, in una parola il “maitre”; ed è governato da Venere e, secondo me, dal pianeta Terra.

p.s - il 23 Gen. 2012
Un tributo rivolto e che piace virtualmente a tutti gli isolani del mondo; e bisogna aver vissuto ab­ba­stan­za a lungo su un´isola per comprenderlo meglio. Un rito, al quale io stesso ho assisstito più volte anche come isolano, che si ripete da chissà quanto tempo! Che bisogno c´era allora di con­dir­lo con una simile bravata? forse quei maledetti  numeri, o gli ingranaggi del karma, che hanno mes­so alla prova un uomo con una sfida a se stesso ed alle sue reali capacità; e non intendo quelle di sola navigazione. Non sorprende che sia stato proprio lui ad accoglierla in quel modo, a ben guar­da­re l´assetto planetario che ha caratterizzato il suo tema di nascita.

Spero sia tutto abbastanza comprensibile, poiché sono dettagli che non lasciano spazio a gratuità. Tornando al tema della sciagura, la Casa VIII, ove al momento risiede il comando, a quell´ora inizia nell´Ariete, governato dall´im­pul­so di Marte, il quale al momento affianca la Luna presso l´Ascen­den­te ed in Vergine: il “servizio” e ad un tempo la propria origine (Ascendente).
Se non basta, sia Marte che Giove oc­cu­pa­no decadi ali­men­ta­te da Marte, l´impulsività domina l´enfasi giustificando decisioni inconsulte e trae spunto da Settori di elemento terra Toro e Vergine che ospita anche l´Ascendente; ed è ad una terra [natia] che ci si avvicina maldestramente.
“Posso confermare che questo scoglio è sulle carte. Il comandante ha preso una decisione in modo personale, cambiando il corso dell’imbarcazione e avvicinandosi troppo alla costa.”

p.s., del 20 Gen. 2012
“I pm di Grosseto, … stanno inoltre verificando se quella notte possa essere successo davvero quanto raccontato da un comandante di lungo corso alla Gazzetta del Mezzogiorno, ovvero ''non solo un inchino in segno di omaggio all'isola del Giglio, ma una vera e proprio prova di co­rag­gio e spa­val­de­ria: che consisteva nel passare con la nave da crociera larga 35 metri
tra i due scogli a ridosso del porto in uno spazio di appena 60 metri
''.
Ecco stagliarsi e prender forma la posizione di Urano, che con la sua tipica eccentricità ed abilità con­cla­ma­ta sembra voler prendere le giuste distanze tra Medio Cielo ed ESL con due Quintili ben visibili (cioè precisi); e l´azione di Saturno (suo partner nella realtà terrena), che lo tradisce in Bi­lan­cia, dissonante rispetto al Nodo Lunare (n.b. Tridecile ad Urano) ed al Medio Cielo: due punti con­trap­po­sti tra i quali Giove (che gli è opposto) non passa indenne.
La sua falce ha la veste di una roccia tagliente e la sua posizione non è al centro di quella Bilancia, che Giove vorrebbe dominare grazie all´agile mossa Uraniana (Semisestile), ma ad un estremo, ossia su uno dei due piatti, così come è molto più vicino al Nodo (interno) che al M. Cielo (esterno).
Non è che un´immagine, ma sono certo che a poter approfondire con le mappe alla mano, si ve­ri­fi­che­reb­bero dettagli insospettati; senonché il tempo vola via…

Una siffatta condotta in ogni caso spiegherebbe tout court anche il ritardato allarme.
Credo che il primo pensiero di un comandante di fronte ad un incidente imprevisto di tale gravità sa­reb­be quello di dichiarare lo stato d´allarme, tutto l´equipaggio se n´è accorto; ma il senso di colpa per la coscienza di una “gaffe” di questa portata, annichilisce l´intimo del soggetto, ne assorbe e paralizza (Saturno contro Giove) tutte le risorse, restringendo il suo orizzonte ed inibendo ogni ini­zia­ti­va (Marte e Luna sotto l´A­scen­den­te al Sesqui­qua­drato di Giove) ed anzi inducendolo a coinvolgere la Compagnia di navigazione, concentrato com´è sul come di­stri­car­si dalla tremenda trap­po­la in cui si è buttato.
Naturalmente è solo la disamina di una probabile condizione mentale, suffragata dagli influssi ge­ne­ra­li: po­i­ché non dispongo dei dati completi della persona, né potrei permettermi affermazioni su un in­di­vi­duo sot­to­po­sto ad un´inchiesta giudiziaria i cui elementi non sono neppure completi.
Nondimeno, mi concederò una considerazione del tutto personale, di natura più pra­ti­ca che ac­ca­de­mi­ca: ritengo che un preallarme anche solo in ipotesi, sarebbe sta­to d´ob­bli­go, valido e sufficente a predisporre con un´ora di margine un´even­tua­le eva­cua­zio­ne con i giubbotti gà distribuiti ed in­dos­sa­ti e soprattutto nel maggior or­di­ne pos­si­bi­le.
Avrebbe prevenuto i danni tipici del panico last mi­nu­te, riservando alla peg­gio  la sco­mo­di­tà di un´esercitazione, inattesa ma realistica, dato il black-out.
Come dire:è tutto sotto controllo… ma teniamoci pronti”
Magari sarebbe anche stato apprezzato; sulla nave, uno solo risponde di tante vite.
Non dimentichiamo che molte delle vittime i giubbotti già li in­dos­sa­va­no, il che ad­dita a prin­ci­pa­le responsabile la confusione improvvisa.
E invece come sempre si è preferito rilanciare al buio;  per salvare  l´immagine?

Altro dettaglio che sta prendendo forma, la vicinanza di Marte alla Luna e all´A­scen­den­te, com­bi­na­ta alla presenza di Giove nel Toro ed al Trigono del Sole nel Campo V (piaceri), potrebbe aver a che fare con qualche bicchiere di vino. Anche la figura di Venere congiunta a Nettuno non è estranea alla lista: si impersona nella figura di una giovane moldava di bell´aspetto (membro del­l'equi­pag­gio in vacanza infatti, ma anche ebbrezza Nettuniana?), la quale (nel Trigono a Saturno del quadro ge­o­cen­tri­co) difende a spada tratta il comandante solo contro tutti; ma nel quadro eliocentrico gli sta in una temibile e triangolata opposizione sotto influsso dell´Ariete (Marte, vino).
Ambigua la posizione di Venere, come vedremo più avanti:
ultimo aggiornamento: 20 gennaio, ore 08:33,
Svelato il giallo della donna in plancia con il comandante. Si chiama Domnica Cemortan e difende Schettino.
E' stato lo stesso Schettino a fare il nome della donna durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip: il comandante avrebbe detto che la giovane moldava era ospite di un altro ufficiale ed era stata invitata in plancia ad assistere dalle vetrate del quadrato di comando allo spettacolo dell'Isola del Giglio illuminata.

ultimo aggiornamento: 23 gennaio, ore 21:41
«Lo stesso comandante, nei verbali di interrogatorio, ha assicurato che si tratta di ''un'amica'' e che la donna ''non stava in plancia, perché lì non faccio entrare nessuno''.

Nel terzo Segno di terra dominano Mercurio congiunto a Plutone, propulsore di Marte, la Parte­-di­-For­tu­na ed il Sole: questo (il Capricorno) è il più rigido: la terra dell´inverno, indurita da Saturno - attualmente in Via Combusta - che qua governa, Potremmo anche chiamarlo di roccia ed è la roccia a fendere lo scafo per la sua stessa propulsione.
In breve l´elemento terra domina il tema ed è quasi sulla terra che il relitto finisce la sua vita; non è stato il mare a tradirlo, da che Nettuno è al Trigono di Saturno e congiunto a Venere (che ha ma­e­stria del Toro): alimenta la forza di entrambi, ma non colpisce direttamente.
Nel tema eliocentrico, varcato il limitare del suo regno marino (Pesci) forma addirittura un quintile con Giove (iniziativa, nuova idea, progettazione, autofiducia ed autostima senza confini; se dis­so­nan­te, anche mancanza di autocritica), lad­do­ve Venere svolge la sua funzione offensiva sotto Decano di Saturno (cfr. grafico sotto).
Niente avviene per caso; anzi, in fondo il Nodo Lunare è per eccellenza sinonimo di scelte de­ter­mi­nan­ti. Sull´asse Nodo Lunare-Medio Cielo si intrecciano poi le linee verdi dei soccorsi, ma i due vet­to­ri dell´assurdo disastro sono ormai palesi e definiti[vi].
Se il Nodo Lunare in Sagittario è vettore di crociera (e lo è, nel senso che ne porta la dinamica in primo piano), lo squarcio va individuato nel Semiquadrato Nodo Lunare-Saturno; la bi­la­te­ra­li­tà è an­che ben ri­con­du­ci­bi­le al carattere del Nodo, che presenta sempre due lati contrapposti.
Non mancano quegli Aspetti di Trigono necessari ad affrontare po­si­ti­va­men­te i maggiori pericoli del­la vicenda: dal punto di vista geocentrico la Luna è ben messa e quasi tutti sono stati portati in salvo. Grazie alla presenza di Venere e Nettuno sullo stesso grado regale, il 30º di Aquario. E [forse] scatterà [in lui] anche la prontezza Uraniana (nel tema eliocentrico vedremo Urano in Trigono a Mercurio alle spalle del Nodo L.) nel salvare il possibile con una manovra in extremis, che pare aver evitato l´inabissamento in mare aperto: evidentemente il banco di prova riservato al comandante non comportava il rendersi responsabile di tante perdite, anche se poi la sua stessa condotta non gli consentirà per niente di vantarsene.
Dunque Venere riveste ad un tempo un ruolo geocentrico positivo ed uno eliocentrico negativo.
In unione a Nettuno ha rafforzato l´azione di Saturno, ma non in senso troppo be­ne­vo­lo, come il Tri­go­no farebbe supporre in assenza di detto Semiquadrato; il tema elio­cen­tri­co infatti (al quale è do­vu­to il mio preavviso del 12/01) parla di un Quadrato tra Saturno e Luna, mentre quello con la Terra av­ver­rà due ore dopo.
Così ho voluto tracciare anche il tema eliocentrico e raffrontarlo, collegando la folta lista degli altri preavvisi, che iniziano la serie della giornata per l´appunto con il piazzamento di Venere, indicato come forte, che si riafferma nel pomeriggio in vari modi, a loro volta rimarcati [+]:
  • 6:27:17 UTH Ven 90° Ter: [+] «»º
  • 9:17:01 UTC Lun 90° Nod: £»· [+]
  • 9:55:03 UTC Lun 45° Sat: £½±
  • 11:11:58 UTH Lun 90° Ven: £»«
  • 13:02:57 UTC Mer 0° Plu: §šµ
  • 13:22:46 UTC Lun 135° Gio: £¼¯
  • 15:16:57 UTC Ven 0° Net: [+] «š³ [+]
  • 17:09:47 UTH Ven 180° Sat: «¾±
La sinergia dell´astro con gli altri a cui si lega e collega energeticamente nei tratti orbitali elio-ge­o­cen­tri­ci è determinante ed i tracciati livelllati nel PDF lo rivelano meglio di qualunque com­men­to, lad­do­ve Nettuno è passato nel Segno di Pesci, varcando la soglia del suo regno, del mare e delle cro­cie­re più ancora del Sagittario (che evoca i viaggi in senso lato, ma non il mare in sé); ed è già stata provata in vari temi la forza ineludibile che sprigiona da pianeti sulla porta d'ingresso dei settori zo­dia­ca­li. In questa circostanza ne troviamo addirittura tre: Giove, Urano e Net­tu­no, inoltre Venere lo sarà in poche ore.
Ne riproduco lo schema più selettivo, che rende l´idea dei tratti essenziali, ai quali si ag­gre­ghe­ran­no Marte-Plutone, come si può osservare nei quadri più completi.
Negli schemi PDF noto pure che l´ESL (cosiddetta Parte-di-Fortuna), nonostante il suo Trigono, oc­cu­pa un grado distruttivo, il 19º di Capricorno.

Le notazioni per questa giornata sono state varie, nonostante negli ultimi tempi mi consentano solo uno sguardo rapido last minute. Si noti la doppia accentuazione riguardo a Venere-Net­tu­no che, oltre ad evidenziare l´Aspetto ad ampio raggio tra due pianeti, prelude a rischi a se­gui­re, col­le­gan­do­lo ai successivi, sia dal lato Luna che Saturno; e soprattutto la notazione [..+] mai messa avanti prima d´ora, il cui si­gni­fi­ca­to vuol essere appunto quello di connettere l´aspetto Luna-Saturno ai pre­ce­den­ti per la sua particolare importanza (come ho fatto presente in altri casi, nel testo scor­re­vo­le non ci si può dilungare).

Tracciando la panoramica del giorno vedo anche come l´ultima tessera mancante: il Tridecile Mer­cu­rio-Plutone, abbia interagito a cavallo del culminare dell´Aspetto di riferimento; così il qua­dro si può dire completo. Alle 13:02:57 UTC Mercurio (viaggi e movimento) è congiunto a Plutone (Aspetto ef­fet­ti­vo per almeno una giornata); alle 20:55 ora locale la Luna è al Tridecile di Plutone, alle 21:29 è al Quadrato di Sa­tur­no e alle 21:45 passa al Tridecile di Mercurio: Mercurio stesso il 12 notte ha quadrato Nettuno e la forza di Plutone è di tutta autorità.
Tre colori evidenziano le linee e le notazioni (le striscie orizzontali al centro indicano sequenze si­smi­che in vari Paesi); un clic sull´imagine apre il PDF completo (155 Kb). Come si vede all´estrema si­ni­stra, le curve sommatorie degli influssi eliocentrici raggiungono l´apice proprio a quell´ora.
Mentre l´Aspetto Luna-Saturno è eliocentrico, quindi di lentezza planetaria e non lunare (infatti tre ore dopo toccherà alla Terra), il significato di Tridecile (rivelato ed esposto in anteprima da 20 anni) nel trattato AstroTime recita testualmente:

“com­pro­mes­so: tra ciò che è sta­to edi­fi­ca­to ed il prez­zo da pa­ga­re; ri­schio di per­di­ta, o ri­nun­cia; ten­den­za a di­sco­no­sce­re le pre­mes­se o cam­bia­men­to in­ter­ve­nu­to. Verifica; controllo, revisione.
Le diciture si applicano assai bene anche al caso in esame; e lo scritto è di alcuni anni addietro;
mi riesce quasi più difficile ricostruirne di nuove, su misura per l´articolo.
Un pro­get­to in cor­so può non ve­ni­re ri­ali­men­ta­to o ri­ci­cla­to stan­te un im­pe­di­men­to og­get­ti­vo; in man­can­za di re­in­te­gra­zio­ne una par­te vie­ne ab­ban­do­na­ta, ce­sti­nata, can­cel­la­ta. Obiet­ti­vo non rag­giun­to o in­va­li­da­to o rin­via­to…”
e qua potremmo ag­giun­ge­re “a giudizio”.
Sostituire il generico “progetto in corso” con “Costa Concordia” ne traccia immediatamente il de­sti­no funzionale e la fine, nonché l´interruzione prematura della crociera.
Sono note indicative, che introducono una problematica basata su impedimento, con­trad­di­zio­ne in­sor­ta con le premesse tecniche (Urano) e normative (Giove); un abbandono che, in concomitanza di una Quadratura, può risultare quan­to­me­no forzato. L´Aspetto a doppio lato (Plutone prima e Mer­cu­rio poi) ha stretto in una tenaglia il transito Luna-Saturno, decretando in questo caso la fine di un viaggio appena cominciato; il che è avvenuto non appena il Nodo Lunare è giunto al punto più basso del cielo [per quel luogo], focalizzando il pericolo dal fondo (leggi fondale).

E Urano con tutto questo che c´entra? si chiederà chi è arrivato fin qua e se lo ricorda.
Niente, o quasi! Urano è un´altra storia. Quella di quando la nave Costa Concordia è stata bat­tez­za­ta e varata, data alle acque, per non dire alla luce. È una storia di premesse, che avrebbero dovuto metter sull´avviso chiunque e invece sono state del tutto e volutamente ignorate.

una superTorta senza la ciliegina ?
na bottiglia di champagne che rifiuta di rompersi per un lussuoso colosso di tal genere?
più che chiamarsi “superstiziosi” ci sarebbe stato davvero di che abbandonarla la nave,
prima che fosse tardi!  ma va da sé che neppure questo è pensabile.

Prendere le debite, prudenziali se non con­sa­pe­vo­li super-precauzioni però lo sarebbe stato ed a­vreb­be reso sicuramente più di quan­to sia costato - e forse costerà - trascurarle.
Ora, tutt´a un tratto è come un brivido quello che serpeggia per tutta la penisola e la Rete, co­glien­do im­pre­pa­ra­te le menti più esperte, incapaci di obbiettare di fronte ad un simile se­gna­le, raro quan­to inequivocabile ma di cui non si saprebbe che uso fare.

Quel che è certo, la pros­si­ma non verrà ignorata; ma come gestirla?
ripetendo il tentativo in un secondo momento, con un semplice rinvio ad un´altra data. Annullare senza rimpianti una cerimonia abortita, senza tanti discorsi privi di senso.
Potrebbero sussistere persino i mezzi per indagare preventivamente sulla gravità della situazione e sulla sua natura; vi sono anche operatori seri, rari quanto si vuole, ma la storia li elenca.
Se il rischio non può essere evitato, può essere contenuto.

Polemizzare su cose di cui non si sa niente, non conduce da nessuna parte e in ogni caso la scelta più idiota tra tutte a fronte di tale ma­ni­fe­sta­zio­ne è rompere quella bottiglia a mano e far finta di niente; i risultati li abbiamo sotto gli occhi; o sott´acqua.
Occorre infatti un campo di forza del tutto speciale per impedire ad una bottiglia di vetro piena di bollicine che non chiedono di meglio, di scoppiare con brulicante fragore contro una parete di ac­cia­io contro la quale è più volte scagliata.
È anche vero che, se il comandante di un Titanic può permettersi di ignorare la ripetuta se­gna­la­zio­ne di ice­bergs sulla sua rotta (vedi sotto), una compagnia potrà ben trascurare una bottiglia che non vuole essere stappata in quel modo!
D´altra parte, direi, se non ci credono perché mai lo fanno?
la risposta è semplice, nella natura umana:

  • se gli augùri sono buoni, qualcosa nel profondo di ciascuno ci crede;
  • se no è superficiale e contro la scienza (che a sua volta è una specie di religione inversa).
Fare “i debiti scongiuri”, per come viene comunemente inteso, quello sì è superstizioso!
e se va bene, inutile; ma può anche attizzare il problema.
Nel migliore dei casi si sarebbe dovuta rinviare la cerimonia ad un ulteriore tentativo; se fallisse an­che il 3º, non resta che smantellare la nave, finché si è in tempo.
Nel peggiore tenere sempre presente un elevato o quanto mai specifico quoziente di pericolo e di allerta; e consultare la segnaletica dei pianeti, se lo si sa fare.
Numeri, bottiglie e cerimonie sono solo segnali, ma i segnali dovrebbero servire (soprattutto quan­do li si va a cercare), è sconsigliato ignorarli, come e più di quelli stradali.
Per il senno di poi, sono e restano indizi utili per comprendere che Schettino non è stato la causa pri­ma ed ultima della sciagura, ma solo il principale attore e responsabile.
Perché se poi, al seguito, tali indizi quasi sempre si traducono in fatti, ciò avviene con la complicità di un altro ed un altro cosiddetto e riconosciuto errore umano che, anziché te­ner­ne il debito conto, ha pre­fe­ri­to mettere avanti la propria arrogante vanità, come nel caso del Titanic e al ricorrere di un secolo nel caso presente, in cui un altro comandante vantava se stesso, sulla tomba del suo pre­de­ces­sore. Neanche fosse pure questa una tradizione.
Nondimeno - e quanto detto lo contiene - sono solo anelli ultimi di una catena di responsabilità, vis­su­te con leggerezza.

In poche parole gli estremi per il controllo di ogni situazione, anche in presenza di influenze avverse, sono in mano nostra; si tratta di saperli usare con intelligenza.
Superstizione dunque? o è solo ignoranza di leggi presenti in Natura, destino di qualunque scienza la­scia­ta in mani incolte ed incapaci di portarla avanti?
un altrettanto banale paravento per gli scet­ti­ci-saccenti di turno che, senza rendersene conto, non fan­no che mettere in atto una superstizione al con­tra­rio.

Allorquando presi parte su invito ad un congresso NATO sulla AI (Artificial In­tel­li­gence) e DSS (De­ci­sion Sup­port Systems), compilai il questionario dichiarandomi ri­cer­ca­to­re in astro­lo­gia; come tale fui accettato (e for­se erano “altri tempi”).
Si trattarono per tre settimane le logiche di pro­get­ta­zio­ne dei plantari delle scarpe et similia e così, negli intervalli tra una conferenza e l´altra o a pran­zo mi sentivo domandare “se ero su­per­sti­zio­so”.
Non lo sono mai stato, ma a parte il tradizionale accostamento di “intelligenza nei piedi”, non saprei dar seguito ai miei ri­cor­di dei dibattiti che seguivano. Posso però aggiungere che, se è im­por­tan­te la modalità di deambulazione, e lo è senz´altro, non è da meno il sapere dove si met­to­no i piedi; ma pare che all´umana industria questo aspetto della questione non interessi gran che.

I fatti parlano forte e chiaro: c'è un preavviso ed un disastro non senza precedenti, con cor­ri­spon­den­ze irrepetibili.
Ah, già! la scienza pretende la ripetibilità in laboratorio; e allora non rimane che andare a fondo, insieme a tutte le nostre pretese.
C´è andato il Titanic, in una titanica sfida dell´umana presunzione (ma non tutti lo sanno) ed altri dopo; ed è fa­cil­men­te pre­ve­di­bi­le che la serie non sia esaurita.

E intanto cominciano a galleggiare chiazze d´olio (23/01 - TG5) ed “E' ormai una corsa contro il tem­po per evitare la catastrofe ambientale. ” (AdnKronos). Il tempo! quello scandito degli astri, ma che noi attribuiamo ai nostri orologi, rettificandoli di continuo perché gli orari non corrispondono mai.

Tanto più che questa Umanità di navigatori in pieno secondo millennio risulta carente anche al più lineare livello di terra (leggi: intelligenza ufficiale e non artificiale), come denuncia abbondantemente la «Lettera aperta del professore Luciano Surace ai ministri competenti sul caso del naufragio della nave Concordia». Tutto concorre a far pensare che si tratti di una storia assurda; ma quanto più as­sur­da si presenta, tanto più dovrebbe imporre una presa di coscienza.
I punti deboli sono molti, troppi, anche se poi tutto si infossa nei meandri dell´ufficialità e bu­ro­cra­zia, pallidi paraventi per lo più [in]civili alla realtà di drammi che nessuno è in grado di controllare.
Tanto varrebbe allora essere superstiziosi, perché a tutt´oggi si pone come la difesa più efficace, con­tro l´ignoto che è in noi, e disertare le navi non battezzate a regola d´arte marinara.
In fondo quella bottiglia è rimasta intatta per tutti, non solo per i su­per­sti­ziosi. Anche per coloro che poi han­no applaudito la sua rottura a mano; e se qualcuno di loro avesse preso parte a quella cro­cie­ra, non verrebbe certo a vantarsene.
E invece: (21 Gen., ore 15:51
"Da oggi la struttura che opera all'Isola del Giglio per l'emergenza legata al naufragio della Co­sta Concordia parlera' con una sola voce. Ho pregato le varie strutture di non far permanere sul­l'i­sola nessun portavoce. Questo non significa pensiero unico - ha concluso il capo della Pro­te­zio­ne Civile - ma vuol dire rendere un servizio in termini di informazione corretta".
'corretta'…  da chi? e per chi? ma la Protezione Civile è autorizzata a condizionare l´informazione?
e le notizie sarebbero che forse c´erano clandestini a bordo?  perché in poche parole, da oggi po­tre­mo contare su un solo tipo di informazione; e sarà chi dirige a decidere quale debba essere.
Per la nostra protezione. Saranno i vantaggi di operare su un´isola.
e ancora:
"la contaminazione dell'ambiente e' gia' avvenuta". Gabrielli ha spiegato infatti che "noi siamo concentrati su quelle 2.400 tonnellate di carburante, ma non dobbiamo dimenticare che in quella nave ci sono olii, solventi, detersivi, tutte cose -ha aggiunto il capo della Protezione civile - che servono su una 'cittadina' di 4.000 abitanti".
Sono forse parametri comparabili?
in realtà, la contaminazione a cui accenna non è da considerarsi “già avvenuta” a causa del Costa Concordia, poiché preesiste danneggiando coste e litorali ormai da decenni, in termini di scarichi di fognature civili ed industriali più e meno abusivi, non certo difficili da individuare lungo le coste, né limitati a 4.000 persone in semplice crociera.
Dunque è solo confusione aggiunta. Per cominciare. Un tentativo preliminare di metter le mani avan­ti (o dietro?)  su un possibile mastodontico disastro, se non saremo capaci di arginarlo appieno.
“In caso di sversamento dell’intero contenuto, si calcola che i danni ambientali sarebbero otto volte più gravi di quelli causati dal portacontainer greco Rena, incagliatosi lo scorso ottobre in Nuova Zelanda (che ha inquinato decine di km di costa e ucciso oltre 20mila uccelli marini). ”.
Trova un video sullo stato in cui la Rena ha ridotto le coste New Zealand… io l´ho perso ma esiste.
E là hanno tutto l´oceano per smaltire… Poi mangerai ancora pesce fresco?

Il 2 settembre 2005 a Genova Sestri:
il video sparso ovunque nella Rete - non c´è testata che non lo riproduca, alla faccia dello scet­ti­ci­smo - lascia intravvedere l´ora intorno al mezzogiorno, forse tra­scor­so da poco, dati preparativi e con­ve­ne­vo­li; la bottiglia di champagne lanciata ripetutamente contro la fiancata, come vuole la tra­di­zio­ne del mare, non si è rotta esplodendo la sua gioia, il che non ha impedito alla fanfara di tentar di coprire con un velo enfatico il palese pessimo augurio.
È già stato commentato quanto basta e poi parla da sé.

Cerchiamo allora di vederlo, non con gli occhi di poi, ma con i soliti strumenti fuori dal tempo e più possibile volti all´essenziale. Perché questa è la Carta-del-Cielo (oroscopo) di nascita della nave.

Anche quel giorno, il 2 Settembre 2005 era sotto l´influsso di Venere e le cifre del­la da­ta 02/09 danno 11, per cui a chi riserva ai numeri particolare attenzione dirò che la quan­ti­tà di giorni che uni­sco­no la scon­cer­tan­te fatalità del Titanic a quel­la di Con­cor­dia (ov­ve­ro­sia la di­stan­za tra le date, com­pren­si­va di en­tram­be, poi­ché si trat­ta di even­ti in­di­pen­den­ti e non con­nes­si tra loro in modo con­se­quen­zia­le) è 36435, il cui to­ta­le è 11, ri­con­du­ci­bi­le al 2.
Sono cer­to che pri­ma o poi la co­no­scen­za uma­na ri­sco­pri­rà nei nu­me­ri dei si­gni­fi­ca­ti che van­no ben ol­tre il loro va­lo­re arit­mertico; ma tor­nia­mo ai fatti.

L´oroscopo nativo, ufficiale e di fat­to, ri­ve­la su­bi­to tre Aspet­ti in ros­so (leggi i colori come quelli dei semafori), sen­za dub­bio con­nes­si a quan­to ab­bia­mo già po­tu­to vedere:
  1. un asse di Opposizione del Nodo Lunare, in questo caso a Venere-Giove congiunti (poi Venere lo sarà con Nettuno, in modo ugualmente stretto; e tra Giove e Nettuno ho già enunciato da 20 an­­ni la profonda connessione di trilogia); il fatto è che Venere risulta così strettamente unito a ciascuno dei due solo per alcune ore consecutive con cadenza pressapoco annuale, che di­ven­ta settennale se si filtrano i Venerdì e chissà quanto più rara ove si ricerchino eventi che col­le­ghino tali passaggi in tandem.
  2. un Quadrato a Nettuno da un Marte (maestro dell´Ascen­den­te) in Campo VI, (campo di pro­ble­mi) che non pro­met­te nien­te di bu­o­no, spe­cial­men­te per la na­vi­ga­zio­ne.
    Il Mar­te che nell´in­ci­den­te di Pa­ler­mo il 22­/11­/2008 (an­co­ra ab­bon­dan­za di 11 e di 2) af­fiancherà il Sole con­giun­to all´A­scen­den­te (che è in Se­mi­quadrato a Ve­ne­re), men­tre al Gi­glio af­fian­ca la Luna nel­lo stes­so punto poco sotto l´Ascendente.
  3. un´Opposizione di Urano al Sole si identifica con precisione con l´asse del Medio Cielo, cioè il me­ri­dia­no, pre­disponen­do quello stesso aspetto da parte del Nodo Lu­na­re, che sarà fatale nei pres­si del Giglio. Presenta e di­mo­stra tale ri­cor­si­vi­tà anche l´evento di Palermo, ac­com­pa­gna­to da un´Op­po­si­zio­ne netta di Ura­no (ef­fi­cen­za te­cni­ca) in quel caso a Saturno e discosta dal meridiano per soli 10°.
    Per avvicinarsi all´idea della potenzialità di tale assetto, possiamo sondarne l´analoga col­lo­ca­zio­ne in casi storici precedenti, il più eclatante dei quali è senza dubbio quello di Tunguska, ove pare tra l´altro che Urano avesse a che vedere addirittura con l´incidente di percorso di una nave spaziale. Non sono pochi comunque gli esempi che ci mostrano di cosa Urano sia capace; anche se il tema del bat­te­si­mo raffrontato contiene solo un preavviso e non un evento.
    Il caso  Tunguska, Martedì, 30 Giugno 1908 è ormai storico, e descritto alla pagina de­di­ca­ta al­le teorie sismologice del Prof. R. Sassara, in un paragrafo titolato. L´impatto fu tremendo, e lo fu­ro­no anche le conseguenze; basterà illustrare la dinamica della sua posizione.
    Anche il terremoto a Rat_Island 1965 illustra assai bene le implicazioni della sua Opposizione, nonché quella di Plutone alternatesi alla Luna, scandendo il tempo a due terremoti tremendi nel­l´ar­co di 3-4 ore, con Magnitudine 8.7 e 7.0; rievoco tale ritmica, pur indipendente dal me­ri­dia­no, poiché il suo ripetersi conferma indelebilmente l´efficacia di quel campo di forza.
    Scopro ad hoc altri tre casi straordinari in quel di Sumatra, ove ho radunato un M:8.6, un M:9.1, e un M:8.5 tra i primi studi affrontati. Il 1º mostra Urano al Fondo Cielo ma più che sul me­ri­dia­no, dal quale è un po' discosto, è in angolo di Semiquadrato al Nodo Lunare; non fa troppo al caso nostro, ma anche il collegamento in sé ci riguarda. Il 2º invece riproduce la condizione del Nodo Lunare al Fondo Cielo, la stessa che farà scattare l´incidente del Costa Concordia; tralasciamo il resto. Nel 3º Urano è opposto al Sole sull´asse dell´orizzonte, equivalente a quello sul meridiano nel grafico del varo: “no champagne per…” (si aggiunge addirittura Marte opposto al Medio Cie­lo, per una scarica di forza 8.5), in quanto la croce formata dai due assi costituisce il mirino del canocchiale nel puntare ad un luogo preciso sulla superficie del pianeta.
    Anche nel Terremoto a Honshu del 24 03 2011 il Nodo L. è sul Fondo Cielo esatto, mentre Urano è opposto all´Ascendente insieme al Sole e Marte; inoltre Giove è opposto a Saturno e Venere è congiunto a Nettuno. Come nel nostro.
    Sabato 21 Maggio 2011 nel NorthMid-Atlantic-Ridge, M:4.9 - a dispetto della fine del mondo di H. Camping -il Nodo L. è al Fondo Cielo ed è leso da un allineamento di tre pianeti in VIII oltre a Giove ed ESL agli estremi del campo
    Venerdì, 17 Giugno 2011 Eritrea-Ethiopia, M:5.6: il Sole è al Medio Cielo opposto al Nodo L., come è opposto ad Urano nel 1º tema C. Concordia, ove Urano verrà sostituito dal Nodo L. al momento dell´incidente; Giove è in VIII in Biquintile all´Ascendente.
    Anche Domenica, 10 Luglio 2011 Off-East coast Honshu è stato piuttosto forte con una M:7.1 ed il Nodo L. è al Fondo Cielo con elevata Congiunzione (ne ho saltati altri leggermente più elongati); Giove è in VIII opposto alla Luna.
    Sono addirittura due i terremoti che si susseguono a 10 minuti di distanza nella New Britain Region Png, Mercoledì 03 Agosto 2011: ore 22:39 - M:5.7 In primo piano Nodo L. opposto al Medio Cielo (22°15 a 21° ore 22:48 - M:5.3 a 9 minuti dal primo, a 3' di latitudine in meno, il Nodo L. si ritrova opposto al Medio Cielo da 22°15 a 23°05, in simmetria al precedente e viene preso di mira da Venere (135°) ed Ascendente (90°)
    Il 5 Gennaio 1980 alle 14:32 a GIAVENO un terremoto M:5.10 vade il Nodo L. al Fondo Cielo tra Luna e Giove.
    Lunedì, 15 Agosto 2011 Southern Iran, M:4.8 con Urano al Fondo cielo e il Nodo L. sull´A­scen­den­te …: 'sufficenti a stabilire le regole di questa partita' (scrivevo allora) .
    Un assetto che si ripeterà due volte in 13 minuti in Georgia con M:5.0 il 18 Agosto.
    Nel terremoto del Friuli, 06 Mag. 1976, sempre Urano si schierava insieme al Nodo L. contro il Sole, Giove e Venere.
    Su tre dei terremoti più rari e terribili della storia ritroviamo subito gli stessi ingredienti che ac­com­pa­gna­no la tragedia attuale. Oltre ad una prima carrellata a seguire, gli esempi correlabili sarebbero davvero tanti e ricchi d´in­te­res­se; sulle varianti significative c´è da perdersi; ma non posso concentrare un trattato in questa pagina; il sito è costruito per questo.
    Tali campioni comunque do­vreb­be­ro rendere un´idea della portata di certe disposizioni e re­la­zio­ni planetarie. Ulteriori commenti - o pagg. non trovate - sono reperibili presso le Gallerie dei rispettivi mesi.
    La frequenza decisamente maggiore del Nodo L. al Fondo C. rispetto ad Urano ne svela e rimarca la vena notturna ed interiore, naturalmente contrapposta (F.C.) al principio so­la­re al culmine del giorno (M.C.); anche Urano è opposto al Sole e lo è a livello zodiacale (Aquario / Leone), ma il suo è carattere diurno - super-solare - mentre nel caso in esame ha predispos­to una prova devastante al Nodo L.. È interessante osservare in entrambi i simboli i tratti di una par­ti­tu­ra tra due lati.

    A questo punto è d´obbligo rendere disponibile un minimo di informativa sul Nodo Lunare, che estraggo dal trattato interno di AstroTime e distillo in PDF. Il testo è invariato da anni e tutti gli utenti di AstroTime ne dispongono. Alcuni passi paiono scritti per introdurre al versante umano di questo caso, piuttosto controverso e di non facile messa a fuoco.
    Il testo - come tutta la do­cu­men­ta­zio­ne di AstroTime, è contenuto in una stretta colonna, es­sen­do impaginato in modo da poter essere agevolmente consultato sul display di un cellulare.

    Il punto “Parte-di-Fortuna”, (ESL) Equidistanza Sole-Luna che tanto ha a che fare con i flussi ma­reali di tutto il pianeta, la cui importanza virtuale è emersa proprio con lo studio dei terremoti, ha compensato ampiamente questa indis-posizione primaria garantendo successo, ma non po­te­va far miracoli: al momento del crash si troverà al Quadrato esatto di Venere-Giove radicali.
    È questo marchio iniziale impresso da Urano contrapposto al Sole e al centro del cielo, che de­fi­ni­sce il punto “detonatore” degli eventi in cui la nave incorrerà… e nei fat­ti esaminati è incorsa.
    Ed è il motivo per il quale la posizione discussa in figura sembrerebbe inneggiare al suo trionfo; ma forse questa è soltanto una mia impressione

  4. Infine, sempre sul cielo radix, ve­dia­mo la Luna-Mer­cu­rio in per­fet­ta Con­giun­zio­ne nel Cam­po IX (viag­gi, sia Mer­cu­rio che il set­to­re IX). Una pro­mes­sa enor­me, un au­ten­ti­co sim­bo­lo, che nei fat­ti il Con­cor­dia im­per­so­na sotto un se­gno di su­pre­ma­zia e pie­nez­za (Leone), con an­che il Tri­go­no di Plu­to­ne (pure dispositore del­l´A­scen­den­te) dal Sa­git­ta­rio, di cui già è sot­to­li­ne­a­to il ca­rat­te­re che ci in­te­res­sa più da pres­so. Se­non­ché la cop­pia è in Qua­dra­to all´A­scen­den­te stes­so (punto natale) in Scor­pio­ne, che per tale af­fli­zio­ne sfo­de­ra la sua fun­zio­ne ne­ga­ti­va, di per­di­ta, mor­te e­/o di­sfacimento. E nep­pu­re l´al­tra stra­or­di­na­ria di Ve­ne­re-Gio­ve, due poli di be­nes­se­re, piacere, ele­gan­za e go­di­men­to rie­sce a com­pen­sa­re, essendo continuamente soggetta al ri­schio di scelte, relazionamento o manovre az­zar­da­te per la presenza del Nodo Lunare in Ariete, forse anche in ambito di navigazione o al­l´in­ter­no della società stessa.
    Per di più quel Venerdì 13, la straordinaria unione Luna-Mercurio sarà afflitta nientemeno che dal transito in Opposizione di Venere-Nettuno (fig. soprastante).
“Concordia” è un nome che ben si adattava ad entrambi i poli or ora descritti; come per una ma­gìa dettata proprio dal cielo; ma appare anche evidente che ogni essere, animato e non, ha un proprio destino, una rotta da seguire che non è sempre quella che si crede, e quasi mai quel­la che si vorrebbe.
Perciò, quando il momento programmato negli ingranaggi invisibili delle ruote celesti prende cor­po, spuntano d´improvviso, si insediano ed in­ter­ven­go­no quegli agen­ti, capaci di sabotare con la mas­si­ma disinvoltura anche le cose migliori.
E se niente li previene o glie lo impedisce, ecco che lo fanno.

l´arte di guardare avanti
Ora però non è finita; abbiamo dell´altro a cui ri-volgere tutta la nostra attenzione!
Un nuovo, forse più grave pericolo è già presente. Tonnellate di veleni come in incubazione nel ven­tre del Concordia, minacciano di trasformarsi in un rinnovato e prolungato incubo, devastando con un possibile sversamento un mare circondato da coste abitate.
Chi scrive vive sul litorale toscano per propria scelta e non esita a tuffarsi in mare anche in questi giorni di Gennaio (senza muta); gli dispiacerebbe molto do­ver­se­ne privare a tempo indeterminato per causa di un simile flagello.
Pertanto, alla luce delle ricerche, concentrate da più di un anno con estremo im­pe­gno sulla problematica astro-sismologica che investe il pianeta, non prive di ri­sulltati sor­pren­den­ti, ritiene che potrebbe rivelarsi di grande utilità un tale genere di sup­por­to agli sforzi volti al recupero del tutto, a salvaguardia delle condizioni am­bien­ta­li, già critiche al naturale.  Se sia scientifico o meno potremo dibatterlo dopo.

Si dichiara pronto a mettere a disposizione il proprio sostegno informativo a tali in­ter­ven­ti in modo attivo e gra­tu­i­to, nella modalità ri­te­nu­ta più idonea e praticabile dai Dirigenti responsabili, an­che in forma riservata.
Tralasciando le insidie minori, disseminate lungo il percorso delle prossime set­ti­ma­ne, andiamo incontro ad una estate difficile, irta di rischi, specie di Luglio e dalla 2ª metà di Agosto; è bene saperlo e tenerne conto, evitando altre scelte di cui pentirsi; ed è solo un accenno. La documentazione esposta nel sito dovrebbe aprire gli occhi.


Gen. 18, 2012, 15:55


ore 21:38
p.s. - nell´aggiornare i preavvisi sismici per il giorno 19 e gli eventi del 17, rilevo un terremoto a
Samar, Philippines, Martedì, 17 Gennaio 2012 ore 12:55 UTC di Magnitudo:5.7,
che presenta una connotazione astrale straordinariamente simile, tenuto conto del trascorrere di 4 giorni., a quella che ha caratterizzato l´incidente del Concordia. Stesso impianto e quasi identiche pre­ro­ga­ti­ve primarie. Sarebbero bastati pochi minuti di differenza per vanificare il raffronto e pro­ba­bil­mente non è l´unico caso.
Lo si può esaminare alla voce in elenco presso la Galleria dei sismi
( pagina http://seismic.astrotime.org/seismal_monitor.html ).

Gen. 19, 2012, ore 21:23
sembra voluto, ma tale impianto ed i suoi effetti ancora si ripetono nel terremoto di:
Molucca Sea, Mercoledì, 18 Gennaio 2012 ore 12:50 UTC con Magnitudo:5.6,
(stessa pag. di Galleria dei sismi)

Gen. 29, 2012, ore 11:54
Roma, 29 gen. (Ign) - Il relitto della nave da crociera Costa Concordia si è spostato di 3,5 cen­ti­me­tri in sei ore. Un movimento importante che ha obbligato i soccorritori a sospendere le ri­cer­che dei corpi dei dispersi nel naufragio. A causare lo spostamento è il mare molto mosso a causa del maltempo che in questo momento investe l'area dell'Isola del Giglio.

Alle 4:07:47 UTC Mer 90° Gio: [+] già in preavviso con [+], dal giorno prima per il 29 Gennaio, ha in­te­res­sa­to alle 04:14:58 la Eastern Turkey con M:4.7 (poi abbassato a 4.4 ed aggiunti: 04:01:48 | M:2.4 Eastern Turkey e 04:10:45 | M:2.9 Dodecanese Islands, Greece) ed è stato seguito da una serie di scosse sismiche di rilievo nel Med. centrale, continuando poi lo sciame fino allo Ionio, le cui onde telluriche - non solo marine - probabilmente si sono propagate fino al Tirreno, contribuendo allo spostamento:

  • 05:06:05 | M:4.0 Dodecanese Islands, Greece
  • 05:27:05 | M:2.5 Dodecanese Islands, Greece
  • 05:38:17 | M:2.7 Eastern Turkey
  • 06:05:04 | M:2.6 Aegean Sea
  • 06:15:55 | M:2.7 Aegean Sea
  • 06:31:04 | M:2.5 Greece
  • 06:32:56 | M:4.0 Dodecanese Is., Greece
  • 06:38:33 | M:2.9 Aegean Sea
  • 06:49:18 | M:2.0 Eastern Turkey
  • 06:56:49 | M:2.2 Dodecanese Is., Greece
  • 07:11:43 | M:2.8 Eastern Turkey
  • 07:21:26 | M:2.4 Crete, Greece
  • 07:25:14 | M:2.2 Ionian Sea

La pressione sulla Grecia, Egeo, Dodecaneso si protrae con forza, almeno fino alle 9:55 UTC fino a Magnitudine:4.7 (in Turchia anche M:4.9).
p.s. - Alle 11:14:50 UTC raggiungerà ripetutamente la Sicilia con | M:3.1, alle 11:20:56 | M:2.6 e alle 11:53:06 | M:2.3, leggere ma pur sempre indicative.

Di questo nessuno da cenno; forse non ci si pensa e si rinvia al cessare del maltempo:
“riprenderanno forse tra martedì e mercoledì”;

si tratta però di due giornate del tutto disadatte a tali compiti, dovendo fare i conti con l´Op­po­si­zio­ne eliocentrica di Marte a Nettuno e nel contempo l´entrante Opposizione geocentrica Marte_R/-Ve­ne­re ed il Sesqui­qua­drato a Mercurio a 45° da Ve­ne­re; possibili tra l´altro problemi in immersione.