premesse
Questo mio lavoro di ricerca, avviato da una richiesta di indagine sulla discussa previsione di un grave terremoto a Roma l´Maggio 2011, era inizialmente incoraggiato dall´intento di far valere la materia astrologica riguardo a possibili previsioni di sismi. Ad oggi tale intento si è rapidamente trasformato nella motivata esigenza di usare i fenomeni sismici per far valere l´Astrologia;
se non altro a confortare quell´enunciato per cui il solo mezzo per comprenderla veramente è sperimentarla.
A provocare tale conversione scolastica non è stato tanto l´aver individuato per mia unica cognizione la veridicità di un terremoto con ampiezza anomala proprio quel giorno - inventato da chissà chi - ed aver allargato il quadro più a Sud che non a Roma, fino a metà della Spagna, predicendo un solo paio d´ore di rischio, per un sisma che avrà luogo a Lorca (unico da 5 secoli per importanza) circa un´ora e mezzo dopo tale limite.
Sono state piuttosto le corrispondenze strabilianti emerse tra i fenomeni sismici registrati nel tempo e determinate configurazioni planetarie-terrestri ricorsive, che non mancano di accompagnare dette manifestazioni quasi a scandire i movimenti delle placche.
Per di più quel ritardo sulla Spagna, tengo a dirlo, non fu da ascriversi ai margini di tempo ormai scontati per ogni transito planetario, che campiscono i sismi annunciati da AstroTime giorno per giorno, da qualche settimana a questa parte.
La vera causa del sisma è dipesa dallo spostarsi dell´Ascendente oltre il margine orario entro il quale mi ero arroccato, fino a giungere all´esatta opposizione, allineandosi a sua volta con i tre pianeti congiunti; e il mutamento all´errore riconosciuto di aver trascurato questo dettaglio; poiché a quel tempo (espressione adatta, giacché a livello operativo ne è trascorso tanto) ero “alle prime armi” in fatto di terremoti e la configurazione su cui mi soffermai mi appariva prioritaria ed esclusiva. C´era l´Opposizione Luna-Nettuno, si perfezionava un triplice allineamento di pianeti e c´era una Croce cardinale (in una configurazione che in seguito provocherà altri sismi):
che altro chiedere?
Eppure sarebbe bastato un solo passo avanti, per scoprire il portarsi di detto allineamento proprio sulla linea dell´orizzonte, affermando quell´istante tutta la sua priorità. Sarei stato in condizioni di indicare l´ora approssimata agli 8 minuti, se non di precisare il luogo.
L´avere “vissuto” sulla pelle una tale precisione dell´evento a dispetto della mia fissità - benché solo parziale, stante una conferma dell´importanza del rapporto di quadratura Luna-Nettuno (vale ±Opposizione) ricevuta dal terremoto in Giappone dell´11 Marzo, che aumentava i miei timori ed ha trovato conferma -, unitamente ai principali terremoti della storia vagliati e commentati nel frattempo ha caricato la molla della curiosità, movimentando i suoi ingranaggi fino all´espandersi di una comprensione che, senza scoprire di volta in volta certi parametri ricorrenti, non avrei mai potuto realizzare.
Mi accorgo di aver dato corpo in tal modo al nascere
di una nuova branca di ricerca: l´astro-sismologia
l´ufficialità
Le leggende alla moda - più che metropolitane, le direi a spese di tutti, secondo gli interessi di molti - hanno alimentato l´infuriare di dicerie, controdicerie, falsità e menzogne teoriche basate su un opportunismo pseudo-giornalistico ancora leggibile negli archivi della rete il quale, una volta trascorso, lascia semplicemente le idee più confuse di prima nella testa delle persone, ma di certo non le arricchisce di conoscenze che in verità nessuno possiede.
Sotto le insegne più variegate di testate e blog - nuovi salotti della scienza - si sprecano i vaniloqui sugli allineamenti, senza neppure accertarsi di cosa si stia argomentando, sui parametri gravitativi e sugli impossibili rapporti tra pianeti e crosta terrestre, con la pretesa scientifica di spiegare il visibile e il non visibile basandosi sulla celebre esperienza di qualcuno a cui cadde una mela sulla testa. Anche l´essere umano è un campo gravitazionale, ma ciò non è riducibile ai semplici rapporti tra masse e distanze; ben altra intelligenza governa le trame dell´esistente!
Nonostante tutte queste verità date scientificamente per scontate ed assolute, ogni giorno continuano a succedere cose che nessuno sa spiegare. Torno sull´articolo dopo aver preso visione degli ultimi terremoti:
- 2011-08-18 11:57 42.63 N 42.92 E M:5.0 GEORGIA (SAK'ART'VELO)
- 2011-08-18 12:08 42.50 N 43.01 E M:3.3 GEORGIA (SAK'ART'VELO)
- 2011-08-19 05:36 37.72 N 141.66 E M:6.3 E-COAST OF HONSHU, JAPAN
per rendere ultimo atto di come tre configurazioni astronomiche con parametri equivalenti, ripetutesi una a complemento della prima e la terza il giorno dopo dall´altra parte del globo, abbiano portato magnitudini 5.0+3.3. e 6.3.
Certo per i teorici del caso questo non costituisce un problema né una prova; ma io non credo al caso, a pieno diritto, né è mai stato dimostrato che esista.
Per maggiore sicurezza, si taccia di ciarlataneria e pseudo-scientificità a mo' di scherno l´unico, illustre individuo che ha dimostrato di sapersi addentrare nell´argomento con risultati tutt´ora sorprendenti, ma soprattutto insuperati; un sintomo tipico di chi non sa niente.
Pseudo-scienziato perché non aveva conseguito una laurea, non importa quel che ha saputo spiegare al mondo intero da autodidatta? invece tutti quelli che la laurea ce l´anno… sono scienziati? è come dire che chiunque abbia la patente di guida è virtualmente un pilota di formula uno.
È quello dei terremoti un terreno in cui 'i risultati' destano solo preoccupazione - se non fanno paura - poiché minano un equilibrio solido, fatto di registrazioni sismografiche quasi inutili, ma ben pagate.
Registrazioni che sollevano chiunque da responsabilità, oneri e rischi connessi con ogni ipotetico avviso alla popolazione, che creerebbe solo scompiglio; si teme più l´imbarazzo politico che seguirebbe il mancato disastro eventuale del disastro stesso, di cui nessuno avrà colpa e sul quale si può intervenire dopo… e da benefattori; ma tutto ciò… a patto che non si possa prevedere nulla; e naturalmente che non si sia mai potuto.
Una realtà bastante a prevalere su qualunque capacità o incapacità effettiva di previsione.
Non insisterò con ulteriori commenti, che ognuno è libero di maturare in proprio, né con notizie di cronaca. Quelle che cerco di chiarire sono le ragioni sempre più palesi per cui, se all´inizio ritenevo di poter svolgere una ricerca nell´interesse della comunità (scientifica ma non solo) contribuendo a far comprendere cose che non lo sono ancora (sismologi ed astrologi inclusi) l´esperienza di questi cinque mesi mi ha orientato in modo diverso e non sono interessato a convincere alcuno; soprattutto chi non lo vuole. Tanto più che, a quanto pare, vi è persino chi i terremoti li produce su scala planetaria e ufficialmente si finge di non saperlo.
propositi
Nondimeno, radunare dati e coordinare diagrammi e concezioni, oltre ad offrire considerazioni di appoggio che mancano al settore specialistico -, si dimostra valido nel verificarne la potenzialità di distribuzione nei tempi (non la probabilità statistica, che detesto, ritenendola più confacente ai mercati finanziari che non all´approdo scientifico) quanto basta a fornire reali indicazioni di complemento e giustificare proporzionate misure cautelative.
I terremoti sono manifestazione della Natura che si muove, evolve, matura costantemente il grado di consapevolezza di ogni sua componente; non sono 'calamità' in quanto non traggono spunto da errore per altro errore - come la maggior parte dei nostri atti - ma anzi tendono a risanarlo, ricostituendo un equilibrio.
I loro effetti sugli essere viventi per contro lo divengono ove questi non siano organizzati per difendersi, ma qua il discorso si allungherebbe; diversi animali non condizionati dall´uomo sono in grado di percepirli per tempo allontanandosi dal loro raggio d´azione.
In ogni caso, le manifestazioni sismiche in se stesse costituiscono esempi inoppugnabili di confluenze energetiche, la cui impronta si traduce in un´istantanea irrinunciabile nello spazio-tempo; sovente, come ho annotato dal punto di vista astrologico, un´opera d´arte sia essa visiva, sonora o vibratoria ma che, in quanto opera del Grande Architetto, si libra al di sopra del nostro concetto di benessere.
Da tempo sto dedicando spazio e lavoro a raccoglierle ed esporle nel miglior modo in questo sito, talché prima o poi qualche ricercatore animato da propositi veri possa trarne deduzioni più avanzate.
Scopro verità latenti come lampade sempre più accese ad ogni nuovo tracciato astro-sismografico e non è che l´esordio. Vi sono leggi straordinarie da scoprire, prima ancora di formulare teorie; di questi tempi speciali i terremoti incalzano, sotto l´effetto di una speciale concertazione (pianeti sconosciuti? ) a cui i pianeti ben noti partecipano; per ora i soli portavoce ad esternarne l´influsso, ma non i primi e soli agenti.
Il loro periodo orbitale infatti reitera da molti secoli con le stesse geometrie caleidoscopiche, senza dar adito all´intensità e frequenza degli attuali sismi; evidentemente è in atto un disegno di più ampio raggio che sembra impiegarli, dato che a loro volta segnano il passo senza pause ad uno scricchiolio dopo l´altro.
Comunque sia, tali “voci” vanno ascoltate, cogliendo l´occasione per registrarne ogni minima inflessione, valutarla, comprenderla nella formazione d´insieme,
Perciò li sto schedando e commentando uno ad uno, ad un livello introduttivo e certamente rudimentale, ma sufficente ad attestare al di là di ogni dubbio le attinenze celesti-terrestri come espressioni di un corpus unico, per ora circoscritto al sistema solare conosciuto. Del resto la tecnologia sviluppata per l´ambito AstroTime è la sola che si presti a rappresentare ed estrapolare in modo adeguato tali parametri.
Avanzo anche ipotesi giornaliere, o piuttosto fornisco stimoli di superfice pubblicando alcuni orari di eventi più prossimi e dei probabili influssi: validare una rispondenza in tal senso potrebbe bastare a far compiere il primo passo.
Non esiste “tempo” in questa modalità: solo equazioni di meccanica celeste e relativa interpretazione dei dati ciclici; il prima o il dopo non rivestono alcun valore pragmatico, ma puramente psicologico.
Perché allora giornalmente? semplice: una lista di transiti lontani a prodursi non sarebbe verificabile nell´immediato, rinviando al futuro - o nel dimenticatoio - ogni potenziale interesse.
Il passato, come lo fu per Bendandi, è invece stracolmo di possibili verifiche; ma senza la certezza dell´aver potuto pre-vedere, ogni teoria rimane sterile, in quanto priva di vivibilità.
In altre parole, immagino che sottoporre e far verificare delle affermazioni con leggero anticipo sul prodursi di un evento sia esercizio più costruttivo e stimolante di qualunque teorema; per me stesso lo è. Vorrei quindi fosse chiaro che detti tentativi non debbono essere intesi a qualificare le doti previsionali dello scrivente, ma solo a rendere più o meno plausibili determinate associazioni di simboli-eventi, al di là di successi, o di sviste, che lasciano il tempo che trovano.
La pratica, insieme ad adeguati schemi sinottici, dovrebbe poter avallare o meno le rispondenze di cui prendere atto, indipendentemente dall´ordine in cui sono state proposte, poiché - al limite - la logica previsionale oggettiva deve risultare oggettivabile, senza dipendere da circostanze più o meno favorevoli.
Tale genere di risultato ovviamente sarà conseguibile ed apprezzabile solo su un elevato numero di casi e campioni ricorrenti, per la qual cosa ho già programmato routines che consentono di radunare e rilegare folti pacchetti di dati a fronte di una richiesta, o di esigenze di vario ordine.
Una volta acquisita questa certezza delle influenze orbitali, si potrà ricercare la possibile destinazione locale, individuandola in base a formule avanzate, o anche solo setacciando le falde a rischio sulla griglia delle influenze più probabili.
Occorre però poter cogliere senso ed orientamento dei grafici con immediatezza, cosa che presuppone una discreta familiarità con tracciati e simboli.
A tal fine, poiché i lettori interessati ai sismi sono per lo più digiuni di astrologia, cercherò di pianificare le nozioni di accesso e di lettura in alcune pagine accessorie facilmente consultabili, così da rendere intuibili i diagrammi, che già contengono tutte le informazioni su ciascun processo. Un problema sempre presente, latente ed insidioso resterà poi quello di farsi capire,
Non ho un indirizzo preciso né un tracciato da seguire; come ho fatto fino ad ora, mi muovo aprendo finestre su finestre, ragion per cui il sito potrà continuare ad accusare insufficenza organizzativa.
In fondo che cos´è lo stesso percorso della scienza,
se non un Paradigma Indiziario?
«Il paradigma indiziario è un'ipotesi soggettiva di organizzazione, non solo degli elementi/richieste esistenti, ma soprattutto di quelli a venire, ancora sconosciuti ed imperscrutabili.
È quindi una scommessa, una sfida.
Come per tutte le scommesse, per ogni sfida che lanciamo, l'obiettivo è quello di vincere.
In questo caso, di riuscire con la nostra ipotesi organizzativa, con il nostro paradigma indiziario, a cogliere ed indirizzare gli sviluppi possibili; di trovarci preparati ad ogni evento futuro, ad ogni aumento improvviso di complessità.»
continua
Questa pagina è destinata a contenere indicazioni specifiche sulle nuove sezioni attivate, come funzionalità o informazioni aggiunte reperibili nei menu; consiglio quindi di rivederla di quando in quando a partire…
dal fondo. Nel frattempo la grafica è stata leggermente migliorata in proporzioni e leggibilità, ottimizzando l´area Aspetti; risolto anche il problema delle copie datate: va tenuto presente che per verificare la data di registrazione di un riquadro interno (frame) occorre specificarlo al browser, che altrimenti potrebbe riferire solo la data del codice contenitore, che è diversa.
Sono poi intervenute svariate modifiche intese ad ottimizzare caricamento e controllo delle pagine, con qualche inconveniente implicito per la gestione delle pagine preesistenti, ma con vantaggi complessivi.
È stata introdotta una sezione dedicata alle panoramiche giornaliere, ossia grafici simultanei di tutti gli Aspetti planetari in formazione, con curve di variazione dell´intensità e lista cronologicamente associata ai minuti dei sismi che si sono registrati nelle 24 ore, più i totali e la media statistica. Si chiama “software & hardware”.
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